domenica 3 luglio 2011

sui vincoli di legge per le assunzioni

Gentile Prof. Pagliarini,

le scrivo a proposito dell'interpretazione circa l'art. 29 comma 18 della legge 240/2010 che modifica l'articolo 66 coma 13 del decreto legge 25 giugno 2008:
"ciascuna università destina tale somma per una quota non inferiore al 50% all'assunzione di ricercatori e per una quota non superiore al 20% all'assunzione di professori ordinari" .

Da colleghi apprendo che: l'importante è che in fase di delibera e di caricamento dei punti proper gli Atenei per le previste assunzioni di RicU, PO e PA rispettino i limiti della legge e cioè si preveda almeno il 50% per i ricercatori, non più del 20% per i PO.

La delibera di destinazione delle risorse può riguardare anche la previsione di assunzione degli ultimi bandi di ricercatori vecchio tipo i cui concorsi sono in svolgimento (votazioni a luglio e chiusura prevedibile per molti entro fine 2011, qualcuno entro primi 2012).

Questa dovrebbe essere l'interpretaizone e la strada già intrapresa da diversi Atenei che nel 2011 hanno già proceduto a chiamate di diversi idonei a PA e PO.

Rimango in attesa di conoscere che idea si è fatto della questione,

saluti,

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caro collega

la previsione da lei esposta è giusta e vale anche per le assunzione dei vincitori dei concorsi in atto. Cordialmente

Alberto Pagliarini

opzione legge Moratti diritti e doveri

Gentile Prof. Pagliarini,
sappiamo che i Prof di II fascia che non sono mai stati stabilizzati
vanno in pensione al compimento del 65° anno d'età a meno che non
utilizzino l'opzione della così detta Legge Moratti.
Premesso che per me "contributivo", "retributivo" sono aggettivi privi di
significato e quindi anche di implicazioni pratiche Le chiedo, oltre allo
spostamento in avanti dell'età pensionabile, che cosa altro cambia nel
"regime pensionistico" e in tutti i diritti/ doveri con esso connessi.
La ringrazio in anticipo
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gentile collega
l'opzione per la legge Moratti le consente di fare 3 o 5 anni in più di
servizio di ruolo, a seconda dell'interpretazione del comma 17 della stessa
legge,fatta dalla sua amministrazione. Ciò comporta una liquidazione e una
pensione più consistenti. Con l'opzione scatta anche l'obbligo delle 120 ore
di didattica frontale, se la sua sede non ha esteso tale obbligo a tutti i
docenti con un regolamento. L'obbligo imposto è stato impugnato al TAR in
alcune sedi e c'è stata qualche sentenza favorevole ai ricorrenti. Cordialmente
Alberto Pagliarini

esigenze di rinvio della presa di servizio

Gentilissimo Prof. Pagliarini




Innanzitutto, sentiti complimenti la sua chiarezza e competenza.




Le espongo il mio quesito: sono risultato vincitore di una procedura di valutazione comparativa ad un posto di ricercatore. In questo momento peró ho giá un contratto (che scadrá ad Aprile 2012) con un centro di ricerca in Germani dove mi trovo da due anni. Poiché vorrei portare a termine il lavoro che sto facendo qui in Germania, che possibilitá ho di prorogare la presa di servizio in Italia fino alla fine del contratto o almeno fino alla fine dell´anno in corso? Se prendessi servizio in Italia, potrei chiedere l´aspettativa per altra esperienza senza interrompere l´attuale rapporto di lavoro? C´é qualche altra via che potrei percorrere per non perdere tutto il lavoro che sto facendo adesso e quindi completare la mia esperienza in Germania prima della presa di servizio in Italia? Qui in ogni caso il periodo di preavviso é di 6 settimane.




La ringrazio per l´aiuto che vorrá darmi

Distinti saluti

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caro dottore

le suggerisco di scrivere al Rettore, Dipartimento Personale docente, per esporre la sua posizione attuale e chiedere se c'è e quale soluzione possano adottare gli uffici competenti,per consentire il completamento della sua esperienza in Germania. E' probabile che gli uffici trovino una soluzione anche per motivi di economia di spesa. In diverse sedi l'amministrazione rinvia la presa di servizio per motivi di bilancio o vincoli di legge per le assunzioni. Cordialmente

Alberto Pagliarini

venerdì 1 luglio 2011

informazioni sulla nuova abilitazione nazionale

Egregio Prof. Pagliarini;

sono un magistrato che ambirebbe al concorso per l'idoneità nazionale a professore di II fascia, ovviamente in materie giuridiche.

Saprebbe indicarmi quando uscirà il concorso, in cosa consisteranno le prove? Grazie

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caro dottore


con un recente comunicato il MIUR ha fatto sapere che entro settembre saranno emanati tutti i decreti attuativi della legge Gelmini.

E' presumibile che entro la fine dell'anno o nei primi mesi del prossimo sarà bandito il primo concorso per l'abilitazione nazionale alla 1^ e alla 2^ fascia. Nel concorso avrà molto peso la valutazione dei titoli posseduti e delle pubblicazioni scientifiche presentate.

Per l'abilitazione alla 2^ fascia sarà presumibilmente prevista, come è sempre avvenuto nel passato, una lezione da tenere al cospetto della commissione, su un argomento assegnato 24 ore prima. Cordialmente

Alberto Pagliarini