lunedì 7 giugno 2010

la manovra rapina finanziaria 2010

Caro Pagliarini,
ricevo i tuoi messaggi.
Sono xxxxxxx del Cipur, xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.
Lunga diatriba e quindi domanda:
"gli aumenti del 3,09% ci spettano o no"?.
Mi sarebbe gradito un parere.
Grazie ed i migliori auguri
xxxxxxxxxxxxxxxxxxx

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caro xxxxxxxxxxxx
il blocco della retribuzione scatta da gennaio 2011, pertanto l'aumento
ISTAT del 3,09%, valido da gennaio 2010, potrà essere corrisposto dopo la
pubblicazione sulla G.U. del DPCM che ne ufficializza l'entità e autorizza
il pagamento. Non tutte le sedi saranno in condizioni di poter pagare il
predetto aumento. Ci sono sedi che non hanno ancora pagato l'aumento ISTAT
2009 e alcune anche quello 2008. Al blocco delle retribuzioni per tre anni,
autentica rapina, si aggiunge un ulteriore prelievo forzoso stabilito
dall'art. 9 comma 4 che fissa al 3,2% l'aumento massimo del pubblico impiego
nel biennio 2008-2009 ottenuto per contratto o, come avviene per le
categorie non contrattualizzate, personale in regime di diritto pubblico,
artt. 2 e 3 del D.L.vo 165/2001, mediante l'indice ISTAT. Dal mese
successivo alla pubblicazione sulla G.U. del decreto legge sulla manovra
finanziaria, l'aumento attribuito in quel biennio deve essere ricondotto al
tetto del 3,2%. La pubblicazione sulla G.U. del decreto è avvenuta il 31
maggio, pertanto dal mese di giugno l'aumento del biennio 2008-2009 pari al
5,54%, somma di 1,77% nel 2008 e 3,77% nel 2009, dovrà essere ridotto al
3,20%. In conseguenza la retribuzione totale lorda dei docenti, cioè la
somma dello stipendio tabellare, della IIS e dell'assegno aggiuntivo,
subirà una riduzione del 2,34%, differenza tra 5,54% e 3,20%. In defintiva
da giugno 2010 dovrà essere operata la predetta riduzione, successivamente
sulla retribuzione ridotta dovrà essere applicato l'aumento ISTAT del 3,09%,
valido da gennaio 2010, e la nuova retribuzione rimarrà bloccata per tre
anni da gennaio 2011. Siamo all'apoteosi del prelievo a piene mani dalle
tasche dei docenti e di tutto il pubblico impiego, alla faccia delle
reiterate dichiarazioni di Berlusconi e Tremonti "non abbiamo messo le mani
nelle tasche dei contribuenti". Non lo hanno fatto aumentando le aliquote
fiscali che avrebbero interessato tutti , compresi gli evasori piccoli e
grandi, ma lo hanno fatto per tutto il pubblico impiego e in particolare
per i docenti, sequestrando per un triennio gli aumenti dovuti per legge,
quello annuale ISTAT e gli scatti biennali di anzianità, e addirittura
riducendo del 2,34% da giugno 2010 la retribuzione in godimento. Tutto ciò
per evitare il reale pericolo di un crack dello Stato per gli effetti della
forte crisi internazionale e del mastodontico debito pubblico creato, in
tanti anni, da una politica allegra e disinvolta che, per conservare il
potere ai tanti, troppi, suoi professionisti che vivono di politica. ha
speso molto di più di quanto le reali risorse finanziarie consentivano di
spendere, senza che nessuno abbia mai personalmente e responsabilmente
pagato i danni prodotti, neppure sul piano politico, poichè un
amministratore politico che sbaglia e produce danni dovrebbe perdere il
potere politico, mentre in questo anomalo Paese lo mantiene a vita
continuando a sbagliare e a fare danni. Se a questo si aggiunge la
pervicace, spudorata e sfacciata tendenza dei politicanti a non ridurre gli
enormi costi della politica, della diffusa corruzione e degli enormi sprechi
esistenti in tutti gli enti utili e inutili , nazionali e locali, a non
combattere seriamente ed efficacemente la enorme e diffusa evasione ed
elusione fiscale, allora è veramente molto difficile accettare e digerire
rapine e furti pepertrati per legge. Nell'agosto 1987 scrissi una nota
all'allora ministro del Tesoro Tommaso Padoa Schioppa dal titolo "La
disperazione dell'antipolitica". Dopo una disamina delle cause che producono
la disperazione dell'antipolitica, concludevo affermando che la nostra non è
una vera democrazia ma una "Dittatura Democratica" o come più blandamente la
definisce Piero Ostellino "Dispotismo Democratico". Quanto sta accadendo
rafforza non solo in me e, credo, in Ostellino, ma in molti, tanti
cittadini, siffatta convinzione. Occorrerebbe, perciò, una attenta e
preoccupata azione politica di destra e di sinistra , non rissosa e
inconcludente finalizzata solo alla conquista del potere, ma davvero mirata agli interessi generali del Paese per evitare la possibile rottura di una
camuffata democrazia sottoposta a forti e prolungate tensioni. Cordialmente
ricambio gli auguri.
Alberto Pagliarini

2 commenti:

Sebastiano ha detto...

Avrei una domanda aggiuntiva: a Ottobre dovrei avere uno scatto ma ridotto del 2.5% a seguito della legge 133/08. Quel prelievo durerà un anno (come doveva essere per legge) o me lo trascinerò fino al 2013 a causa del blocco?

R C ha detto...

Gentilissimo Prof. Pagliarini,

innanzitutto la ringrazio per il preziosissimo servizio da lei svolto con il suo blog; poi vorrei approfittare del suo tempo per sottoporle la seguente questione.
Sono una docente di scuola superiore a tempo indeterminato. Due anni fa ho vinto il concorso per il dottorato di ricerca (senza borsa) e sono attualmente in congedo. Poichè ho lasciato la scuola con regolare domanda a febbraio 2009 (l'espletamento del concorso è avvenuto con un qualche ritardo), volevo chiederle se il mio congedo finirà al completamento del III anno effettivo, ovvero febbraio 2012, oppure alla scadenza "legale" del corso, ovvero il 31 ottobre 2011.
Nel ringraziarla anticipatamente, le invio i miei più cordiali saluti.
R C