lunedì 7 giugno 2010

calcolo liquidazione

Egregio Professore,


Approfitto della sua disponibilità e competenza che si manifesta attraverso il suo blog ma anche un ringraziamento per il prezioso servizio che offre da diversi anni a tutti i colleghi.


Le chiedo cortesemente di chiarirmi la quantità che devo inserire nel termine USALT.TP presente nel suo schema di calcolo della liquidazione. Per essere più chiaro, considerando la sua tabella stipendiale 2009 classe 12 P.O. TP quale colonna devo prendere in considerazione? E' la b?




Altro quesito: Al 21/12/2010 maturerò 43 anni di contribuzione 38 a TP + 5 riscattati. Andando in pensione alla fine del 2011, per effetto del decreto 31/05/2010, il 2011 sarà considerato con il sistema contributivo. C'è la possibilità di valutare gli effetti di questo anno sia sulla pensione sia sulla liquidazione. E' sicuramente penalizzante, ma quanto?


Mille grazie

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caro collega
USALT.TP è l'acronimo di ultimo stipendio annuo lordo tabellare a tempo pieno; l'importo è rilevabile nella colonna b delle mie tabelle retributive. Andando in pensione alla fine del 2011 non cambia nulla ai fini della pensione che sarà calcolata con il metodo misto, cioè con quello retributivo sino alla fine del 1992 e con quello contributivo dal 1993 al pensionamento. Cambia, invece qualcosa sul TFS che sarà calcolato con le vecchie norme sino alla fine del 2010 e con le norme del TFR da gennaio 2011, con una non piccola penalizzazione. Per te poca cosa poiché il TFR ti scatta solo per un anno. Cordialmente
Alberto Pagliarini

1 commento:

Publio ha detto...

Caro Pagliarini,
sono d'accordo con te sulla debolezza sindacale e contrattuale dei docenti universitari.
Ho partecipato alle prime battaglie col CIPUR di Sorriso; poi tutto, o quasi, si è fermato.
E sono ancor più d'accordo con te quando sostieni che gli italiani si lasciano incantare dal mantra dei borseggiatori Berlusconi e Tremonti "Non abbiano messo le mani nelle tasche degli italiani" mentre le hanno messe, e come..., nelle tasche dei dipendenti pubblici e magistrati senza che fosse toccato il minimo privilegio dei politici e dei privati.
Ho bisogno del tuo aiuto per chiarirmi le idee sulla mia situazione, piuttosto ingarbugliata, e prendere conseguentemente una decisione:
1.Dal 7.8. 1987 sono ordinario all'Università di Macerata ( statale).
2. Dal 1970 al 1987 ho insegnato all'Università di Urbino (libera) passando nel frattempo da assistente ordinario ad associato.
3. Richiedendo ai sensi della legge 382 la ricostruzione di carriera e l'unificazione di parte dei contributi dall'INPS all'INPDAP mi trovo attualmente allla II progressione economica nella classe XIII con una anzianità di inquadramento di 1 anno e 10 mesi con un reddito di 99000 euro annuali.
4. Ho riscattato gli anni di assistente volontario e di laurea.
5.Sulla base di quanto detto sopra al 31.10.2010 mi trovo con 42 anni precisi di servizio.
6.Per il periodo dal 1970 al 1987 l'università di Urbino mi ha versato nel 1987 la liquidazione.
7.Con la modifica al 1.1.2011 del calcolo del TFS equiparato al TFR quanto verrei a perdere?
8. E' vero che se volessi andare in pensione dovrei fare domanda entro il 30 giugno 2010 ( cioè fra 10 giorni) per andare in pensione a partire dal 1.10.2010?
9. Dopo la ricostruzione di carriera ho nell'estratto conto INPS un residuo di 393 settimane. Che fine farà? Non sono riuscito ad avere risposte precise. Un ufficio INPS mi dice che sono contributi persi; un altro mi dice invece che dovrei avere una pensione complementare, previa domanda da inoltrare un anno prima della messa in quiescenza. Puoi darmi una risposta chiarificatrice?
10. E' vero che il ddl è in vigore ma come si fa a prendere una decisione definitiva in dieci giorni quando nei 60 o 90 giorni il ddl potrebbe subire delle modifiche?
Ti chiedo scusa per la quantità di quesiti ma mi auguro che tu possa rispondermi in fretta onde permettermi una decisione ponderata.
Grazie per tutto quello che fai per noi.

Publio